Quadri
Consulta Nazionale Quadri Slp-Cisl: documento finale
12 MARZO 2008
Consulta Nazionale Quadri Slp-Cisl: documento finaleCONSULTA NAZIONALE QUADRI SLP-CISL
DOCUMENTO FINALE
Si è riunita a Roma presso
I Coordinatori regionali sentita la relazione del Coordinatore Nazionale Lorenzo Galbiati e l’intervento del Segretario Generale SLP Mario Petitto hanno manifestato una generale soddisfazione per la conduzione e l’esito delle vertenze in merito al recapito , alle sportellizzazioni , al job posting , alla mobilità del personale del recapito, dei CRP e alla trasformazione dei part-time in full time del recapito e operazioni logistiche.
Ritengono indispensabile un confronto serrato per incalzare l’Azienda affinché a tutti i livelli, vengano garantiti i contenuti degli accordi sottoscritti.
CDMA:
Per tale considerazione ritengono improcrastinabile la definizione, dopo una adeguata sperimentazione, di un criterio condiviso di determinazione del personale necessario alla sportelleria , il c.d. CDMA., in quanto le proposte aziendali sino ad ora presentate , non sono mai state accettate nè condivise nel metodo e nel merito.
Nel metodo (ABC) perché ancora lacunoso ed incompleto ed in ritardo nell’applicativo sia del SW che dell’HW, nel merito perché ritengono debba essere superato il concetto di “pensare” all’ufficio postale come una fabbrica, utile solo al raggiungimento del livello di produzione preventivato, ma considerarlo un luogo di sempre più intense relazioni con la clientela retail .
Da qui, la totale contrarietà della Consulta Nazionale Quadri alla standardizzazione dei tempi , alla loro rilevazione cronometrica nell’ambito di un pretestuoso controllo della prestazione di lavoro, da remoto, e dello sfruttamento dei lavoratori con la velocizzazione degli applicativi.
E’ convinzione unanime della Consulta che nel futuro prossimo la garanzia di tenuta occupazionale alla sportelleria si baserà, sempre più, su una valenza di relazione con il cliente e la sua capacità proattiva.
Indispensabile, pertanto, che nel nuovo criterio di determinazione delle risorse necessarie allo sportello e nell’ufficio postale si debba sempre più valutare il lavoro in termini qualitativi oltre che quantitativi.
Due mila colleghi, infatti, sono transitati dal CNS a COO ma la maggior parte delle loro attività sono rimaste ancora nell’ambito degli uffici postali
Dagli stessi dati aziendali
La discussione e il dibattito si è poi sviluppato approfondendo i temi e le problematiche che di seguito si riporta.
UFFICI POSTALI:
Si denuncia una pratica dei distacchi di personale insostenibile perché gestita senza criteri di alternanza e trasparenza, si esprime preoccupazione per la classificazione degli uffici, in scadenza il 31 marzo p.v., in quanto si teme che la rilevazione del personale “gestito” non tenga conto dei cessati a qualunque titolo che determinerebbe una falcidia di declassificazioni.
Ritiene urgente, per il raggiungimento degli obiettivi commerciali attribuiti, il rapido completamento delle assegnazioni agli uffici previsti di tutte quelle figure professionali individuate dalla Commissione Inquadramentale.
NORMATIVE:
Esprime la necessità di rivisitare e aggiornare la normativa per la custodia delle chiavi, per i passaggi in caso di sciopero e/o sostituzione dei DUP e movimentazione fondi.
DIRETTIVE AZIENDALI:
Le quotidiane richieste dei diversi settori (monitoraggi, liste clienti, prevendite, distacchi, pressioni per le vendite) disperdono per la sola relazione interna, un esagerato numero di ore di prestazione dei Quadri che diversamente, potrebbe generare migliori risultati, maggiore organizzazione interna e più soddisfazione lavorativa.
BUDGET:
E’ convinzione diffusa che il sistema di spalmatura e di controllo utilizzato fino ad oggi mostra ormai chiari segni di crisi. La definizione dei budget annuali, calcolati sui consuntivi, ha generato per alcuni uffici richieste di risultati commerciali e finanziari ormai irragionevoli.
La poca trasparenza e la troppa manipolazione attraverso sistemi di incentivazione discrezionali, inoltre, fa sì che il sistema perda sempre più di credibilità e quindi il suo contenuto motivazionale e la sua validità come strumento di feed-back individuale.
Si ritiene che la reiterata noncuranza aziendale per il contesto di mercato, per le criticità degli uffici, per la blindatura dei portafogli clienti, per le strumentazioni obsolete, che di fatto rappresentano fattori incidenti sulle performance, stia riducendo nel tempo, l’assunzione di responsabilità individuale dei Quadri e dei DUP.
Le valutazioni individuali basate su tempi molto brevi di osservazione e sulla scorta delle performances di un solo anno, avulse dalla lettura delle situazioni contingenti che le hanno favorite o contrastate, generano problemi di iniquità percepita e condannata dai lavoratori.
Alla luce di queste considerazioni
SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE :
Il dibattito ha espresso la necessità di una migliore gestione delle
procedure attraverso più efficienti sistemi informatici per Antiriciclaggio, Regolarizzazione Depositi Titoli (MiFID), gestione clienti, monitoraggi giornalieri delle presenze (vengono richiesti adempimenti manuali anche in presenza di TM-Light), RIPRO, Assegni , e così via.
ZONE DI SERVIZIO MINORI :
implementazioni delle Zone di Servizio Minori e l’applicazione degli accordi in merito che prevedono il loro fermo sino alla definizione dell’accordo sul CDMA Si denuncia altresì che l’Azienda genera confusione tra ZSM e Zone di Servizio attribuendo improprie responsabilità di gestione a Dup di ZdS in termini di distacchi di personale, programmazione ferie e autorizzazioni alla fruizione, obiettivi di KPI.
RECAPITO:
ANALISI DI CLIMA :
L’assunzione delle responsabilità connesse al ruolo di Quadro risulta sempre più confusa .L’azienda stenta a coprire i ruoli in crescita proprio per mancanza di chiarezza su riconoscimenti ed ambiti di responsabilità.
I direttori d’ufficio lamentano situazioni di pressioni quotidiane da parte di troppe figure differenti e la sensazione generale è che la nuova organizzazione del Commerciale Retail di Filiale aumenterà le sovrapposizioni di ambiti di responsabilità e quindi di pressing.
La richiesta che emerge all’unanimità è quella di ricostruzione di un clima di collaborazione e della riduzione drastica della competizione interna e del ricorso ad atteggiamenti intimidatori.
Votato all’unanimità
Roma , li 12 marzo 2008.