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Sicurezza sul lavoro

Audizione dinanzi alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle morti bianche

25 MARZO 2009

Audizione dinanzi alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle morti bianche

 

 

Il Presidente della apposita Commissione del Senato  ha convocato in audizione - nella giornata di ieri - le OO.SS. di Poste Spa  e successivamente i vertici aziendali, sulla questione degli infortuni  in Azienda.

Come SLP CISL  abbiamo informato il Presidente della Commissione che nei primi dieci mesi del 2008 vi sono stati complessivamente 9.335 infortuni rispetto agli 8.787 dello stesso periodo del 2007, con un incremento del 6,24%.

Di questi, 2.146 hanno avuto  una prognosi superiore ai 40 giorni,  quindi infortuni gravi, dieci sono stati gli eventi mortali.

Sui 9.335 complessivi, ben 8.080 riguardano la divisione postale e - fra questi - 6.653 sono riconducibili direttamente al recapito della corrispondenza.

Pertanto siamo in presenza di un fenomeno sicuramente preoccupante, che richiede interventi forti per una significativa riduzione.

Abbiamo evidenziato  che in varie occasioni abbiamo richiesto  all’Azienda  un monitoraggio comune, nell’ambito degli organismi paritetici sulla sicurezza,  sul fenomeno infortuni sul lavoro, al fine di   riscontrare le varie casistiche e  per identificare le criticità ricorrenti, riguardanti i  modelli organizzativi.

Oltre a ciò, un monitoraggio del rapporto fra mezzi utilizzati e caratteristiche fisiche dei lavoratori applicati, le caratteristiche del territorio e climatiche  dove si verificano in maggior numero gli incidenti ( città, periferia,  montagna, con nebbia,  ghiaccio  ecc).

Al di là di generici impegni, l’Azienda non ha mai attivato quel tipo di tavolo che avrebbe consentito  a fronte di una analisi approfondita, la identificazione di una serie di misure idonee a cercare di ridurre la quantità degli incidenti.

Anche la scelta aziendale di un mezzo unico  (la moto piaggio 125) per la maggior parte delle zone, senza tener conto della soggettività degli addetti e  delle diverse caratteristiche orografiche e di traffico del territorio servito,  non hanno aiutato la riduzione del fenomeno, ma hanno, anzi, creato problemi nella guida a molti colleghi e soprattutto  a molte colleghe, che hanno trovato difficoltà insormontabili con i nuovi mezzi.

Si tenga presente che le zone  totali a livello nazionale sono meno di 40.000 e quelle servite con motomezzo sono oltre 27.000.

Abbiamo, inoltre, portato all’attenzione del presidente della Commissione che anche  un altro settore, pur con numeri e percentuali  minori, è, a nostro parere, bisognoso di maggiore attenzione e maggiori interventi: quello degli uffici con riferimento alle rapine.

Riteniamo insufficienti, nel loro complesso, gli interventi  posti in essere dall’azienda, specie in quegli uffici che hanno già subito più rapine.

Anche in questo caso abbiamo sottolineato che il coinvolgimento delle rappresentanze  sindacali da parte dell’Azienda è stato largamente insufficiente.

La riunione si è conclusa con l’impegno della Commissione ad invitare l’Azienda ad attivare tutte le iniziative idonee a contrastare il fenomeno degli infortuni.