Contratti nazionali
CCNL Biennio Economico 2005/2006
24 GENNAIO 2005
CCNL Biennio Economico 2005/2006CCNL BIENNIO ECONOMICO 2005/2006
Abbiamo trasmesso oggi, 24 Gennaio, all’Azienda la piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto economico biennio 2005/2006 che di seguito vi trascriviamo.
Le risultanze delle assemblee hanno dato una valutazione positiva per circa il 90% dei lavoratori postali. Siamo in attesa di una convocazione aziendale per l’apertura delle trattative.
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Poste Italiane S.p.A.
Ing. Massimo Sarmi
Amministratore Delegato
Dr. Claudio Picucci
Dir.ne Centrale R.U.
Dr. Parrotto Ruggero
Dir.ne Centrale R.U. – R. I.
Oggetto:CCNL BIENNIO ECONOMICO 2005-2006
Allegata alla presente trasmettiamo piattaforma unitaria rinnovo biennio economico in oggetto.
La piattaforma è stata valutata positivamente dal 88% dei lavoratori consultati.
Si resta quindi in attesa di sollecita convocazione, distinti saluti.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLP CISL–SLC CGIL–UILPOST–FAILP CISAL–SAILP CONFSAL–UGL COM”
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IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO
DEL SECONDO BIENNIO ECONOMICO
2005/2006 CCNL GRUPPO POSTE
SLP-CISL SLC-GIL UILPOST FAILP CISAL
SAILP CONFSAL UGLCOM
Le organizzazioni sindacali nel costruire la piattaforma rivendicativa considerano i tassi di inflazione programmata indicati dal Governo – peraltro non concertati tra le parti sociali così come prevede l’accordo di luglio ’93 – totalmente scollegati dal reale andamento dei prezzi e tariffe e non possono essere assunti, perciò, come obiettivi comuni tra le parti.
Infatti nella determinazione dell’inflazione si dovrà utilizzare un dato credibile che sia non solo coerente con le dinamiche del mercato ma anche con la politica di tutti i redditi e tale da consentire, una vera difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni.
Sulla base di queste valutazioni le organizzazioni sindacali avanzano una richiesta salariale che dovrà recuperare per il biennio 2003/2004 la differenza fra i punti di inflazione riconosciuti nel precedente rinnovo e l’inflazione reale. Per quel che riguarda, invece gli anni 2005 e 2006 rivendicano una quota salariale che tenga conto della inflazione attesa e che quindi permetta una crescita dei salari in linea con l’aumento del costo della vita.
Inoltre le organizzazioni sindacali ritengono che la contrattazione nazionale sul rinnovo del biennio economico 2005/2006 dovrà necessariamente tenere conto anche degli andamenti specifici della cosiddetta “produttività di sistema” del gruppo Poste Italiane. Questo significa che il confronto nazionale tra le parti dovrà avere l’obiettivo oltre che della difesa delle retribuzioni dall’inflazione anche quello di destinare ai lavoratori del gruppo Poste, a fronte del positivo andamento degli utili delle società, risorse aggiuntive quali riconoscimento dell’impegno profuso.
In questo modo le parti sociali potranno dare alla dinamica salariale di Poste Italiane quel decisivo ruolo che gli è proprio di stimolo per l’innovazione e per il cambiamento.
In considerazione di tutto ciò premesso, la richiesta totale avanzata dalle organizzazioni sindacali è di un incremento retributivo complessivo nel biennio 2005/2006 del 7,5% pari ad una media procapite di Euro 109,50.
Le organizzazioni sindacali ritengono che la gran parte delle risorse economiche richieste siano da destinare alla rivalutazione dei minimi salariali mentre la quota residua andrà a rivalutare quegli istituti contrattuali riconducibili alla generalità dei lavoratori quali il sistema di refezione così come previsto nei commi 1 e 2 dell’art. 78 ccnl.
Inoltre, a fronte dell’impegno assunto nel precedente rinnovo contrattuale, si chiede l’equiparazione dell’indennità di cassa per tutti gli aventi diritto.
Per le altre società del gruppo la quota economica non destinata ai minimi salariali verrà armonizzata in uno specifico confronto aziendale, fermo restando le decorrenze 2005/2006.