Cisl
Giorgia MELONI all'Assemblea Nazionale dei Quadri CISL "Il coraggio della partecipazione".
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11 FEBBRAIO 2025
“Celebriamo una giornata importante che ha un grandissimo valore. Non credo di esagerare se dico che siamo a un appuntamento con la Storia. La Storia della nostra Confederazione, che ha voluto con Giulio Pastore cristallizzare proprio nell'Articolo 2 il principio della partecipazione. La storia della Cisl. Ma anche e soprattutto la Storia d'Italia. Perché ancora prima del 1950, lo stesso Pastore, insieme agli altri Padri e le altre Madri costituenti ha integrato questo obiettivo nella nostra Carta fondamentale, nella nostra Costituzione. In quell'articolo aureo che è il 46". Così il “segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, concludendo l'Assemblea nazionale dei Quadri e dei Delegati “Il coraggio della partecipazione” che sancisce la sua uscita e il passaggio di testimone alla segretaria generale aggiunta Daniela Fumarola che sarà eletta domani dal Consiglio Generale. Un saluto commosso e di ringraziamento quello di Sbarra alla Cisl porterà sempre nel cuore.
“La legge sulla partecipazione è una norma di civiltà che non ha nulla di precettivo, non prevede il minimo utilizzo di leve di dirigiste, non contiene alcuna imposizione alle aziende. Niente di tutto questo. Ma è invece un convinto affidarsi alle relazioni industriali. Con la piena valorizzazione del libero e autonomo incontro contrattuale".
“Non so se l'affermazione per cui la nostra proposta danneggia la contrattazione è più paradossale o più ridicola. Mi sono domandato come si possa sostenere una tale, grottesca invenzione. Ho provato a darmi qualche spiegazione. La prima: non si è nemmeno letto il testo. Ma non voglio pensare che ci sia chi argomenta senza documentarsi almeno un minimo". La seconda ipotesi è che si è pregiudizialmente contrari all'idea della corresponsabilità dei lavoratori nelle scelte aziendali. Ci sta. Ognuno è libero di avere la sua opinione. Certo, con buona pace di Di Vittorio, che era di altro avviso, c'è il sindacato riformista e quello antagonista”.
La proposta di legge sulla partecipazione ha avuto "anche un 'effetto collaterale', un merito in più. I nodi sono venuti al pettine. Le incrostazioni sono emerse. Sono venute alla luce del sole due concezioni molto diverse, per non dire opposte, dell'azione sindacale. Da una parte quella paralizzata dalla demagogia e da un antagonismo incendiario. Dall'altra l'azione sindacale riformista, pragmatica e concreta, che in piena autonomia accetta e promuove il dialogo, per stare dentro le dinamiche di decisione".
“La Cisl sostiene al posto dello scontro e dell'antagonismo, forme e relazioni cooperative, solidali, basate sulla corresponsabilità. Sulla partecipazione, che è oggi la chiave di un sistema sociale e industriale unito, coeso, al cui interno individuare soluzioni a somma positiva per tutti per lasciarsi definitivamente alle spalle il Novecento. Per far entrare aria nuova. E aprirci finalmente a quell'orizzonte partecipativo diventato, oggi, ancora più attuale e necessario e urgente".
Intervento convinto all’Assemblea anche del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “L’adesione alla proposta di legge avanzata dalla Cisl sulla partecipazione, non è di maniera, di compiacimento. Io vengo da una storia politica che ha fatto del tema della partecipazione dei lavoratori uno dei punti qualificanti della propria proposta economica. Ed è la ragione per cui il governo ha assicurato una copertura di 72 milioni di euro per il 2025 e continuerà a fare la propria parte per arrivare il prima possibile al suo via libera, perché approvare una legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa ci permette di dare finalmente attuazione 77 anni dopo all'articolo 46 della Costituzione". - "So che lavoreremo bene insieme negli anni a venire. A unirci è l'ottimismo della volontà e un senso della vita che ci porta sempre a guardare verso l'altro e verso l'oltre. E io so che, nel rispetto dei ruoli, noi lavoreremo ancora molto bene negli anni a venire".
Meloni ha infine ringraziato la dirigenza della confederazione di via Po per aver accompagnato "il lavoro difficile di questo governo" cercando sempre di far valere "le vostre legittime rivendicazioni con autorevolezza, serietà e guardando sempre, solo e soprattutto, ai diritti e ai bisogni dei lavoratori italiani".