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‼️ LA LOTTA PAGA SEMPRE ‼️ 📣 Il nuovo DPCM ribadisce che Poste Italiane rimarrà una società per azioni controllata dallo Stato tramite il MEF.

04 OTTOBRE 2024

👉 La forte mobilitazione intrapresa da SLP-CISL sull'intenzione del Governo di privatizzare totalmente Poste Italiane, cedendo il rimanente 29,26% dell'azionariato detenuto dal Ministero dell'Economia e Finanze, ha determinato che Poste rimarrà una società per azioni controllata dallo Stato (tramite lo stesso MEF).

👉 E' quanto riportato dal nuovo DPCM della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Decreto è composto da un solo articolo e da 3 punti.

🔹 Al punto 1. è prevista l'alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal MEF, dove però viene ribadito che la partecipazione dello Stato al capitale di Poste Italiane dev'essere superiore al 50%.

🔹 Al punto 2. é specificato che l'offerta pubblica di vendita sarà rivolta ad un pubblico di risparmiatori in Italia, compresi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e/o investitori istituzionali italiani e internazionali attraverso il collocamento sul mercato. Priorità al pubblico dei risparmiatori residenti in Italia, compresi i dipendenti di Poste.

🔹 Infine, al punto 3. sono state previste forme di incentivazione di quote riservate e/o di prezzo per i risparmiatori e i dipendenti di Poste Italiane, per questi ultimi anche con modalità di finanziamento.

👉 Grazie alle manifestazioni svolte in ogni regione davanti le Prefetture, agli incontri con tutti i gruppi politici parlamentari, con i ministri, con le associazioni dei sindaci e dei consumatori abbiamo scongiurato l'intera privatizzazione di Poste Italiane, facendo recepire le ragioni dell'azione politica di SLP-CISL. Poste Italiane è un'azienda sana che produce utili importanti e che stacca cedole notevoli a favore dello Stato!

👍 Questo DPCM scongiura la dismissione della totalità di azioni in mano al Mef, ribadendo l'importanza della socialità dei servizi svolti da Poste Italiane a favore delle comunità, della gente e dello sviluppo economico del Paese, ma soprattutto ribadisce la salvaguardia occupazionale, i livelli salariali dei dipendenti di Poste e l'unicità aziendale. Di seguito il testo del Decreto. ⤵️⤵️⤵️