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Attività Consiglio Generale

Consiglio Generale SLP Cisl: Documento Finale

20 OTTOBRE 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Consiglio Generale SLP CISL, allargato alla partecipazione di tutti i Segretari Territoriali e dei Coordinatori Regionali Donne Giovani e Quadri, si è riunito a Perugia nei giorni 16 e 17 ottobre  2014  per discutere della situazione politico-sindacale ed organizzativa che la Federazione sta affrontando in questo momento.

La relazione introduttiva del Segretario Generale Mario Petitto, condivisa e fatta propria da tutto il Consiglio Generale, ed il ricco ed approfondito dibattito che si è sviluppato in due giorni di intenso lavoro hanno evidenziato la difficile situazione sociale, politica ed economica del nostro Paese.

In particolare colpisce la grave recessione economica che da alcuni anni attanaglia l’Italia e che, tra i vari conseguenti effetti negativi, determina una  crisi occupazionale senza precedenti (oltre un milione di posti di lavoro persi che difficilmente saranno recuperati a breve) che colpisce in modo più rilevante le giovani generazioni.

Gli altri elementi che contraddistinguono e alimentano la crisi del nostro Paese sono una pressione fiscale eccessiva, una corruzione diffusa ed una burocrazia asfissiante, elementi che finiscono per scoraggiare gli investimenti produttivi ed ostacolano la ripresa dell’economia.

In questi anni di crisi, prima finanziaria oggi economica e sociale, la politica, continuando a ricercare il consenso attraverso una serie di scelte e di decisioni demagogiche,  non ha saputo trovare le soluzioni adeguate a determinare una ripresa dei fattori dello sviluppo indispensabile per il rilancio dell’economia del Paese e dell’occupazione.

I limiti dell’azione politica di questi anni sono oggi aggravati da un atteggiamento sempre più autoreferenziale che negando il confronto con i corpi intermedi e le parti sociali, portatori di interessi diffusi,  non riesce ad interpretare i reali bisogni del Paese.

Anche il  sindacato, sottoposto a continui tentativi di marginalizzazione, ha comunque l’esigenza di rivisitare la propria azione attraverso un profondo cambiamento culturale ed organizzativo, per essere all’altezza delle nuove necessità, delle nuove sfide, dei nuovi bisogni di rappresentanza.

La scelta di pura contrapposizione di una parte del sindacato confederale risulta oggi inadeguata, in quanto favorisce da una parte lo sviluppo nell’opinione pubblica e negli interlocutori dell’immagine di un soggetto arroccato su posizioni conservatrici  e dall’altra il rifiuto del confronto da parte del Governo.

Per quanto riguarda la situazione di Poste Italiane il Consiglio Generale ha evidenziato l’immobilismo aziendale di questi ultimi mesi sul versante delle iniziative necessarie per il rilancio dei servizi postali ed il complessivo peggioramento della qualità e dell’efficacia degli stessi,  nonché una più difficile condizione lavorativa dei colleghi in tutti i settori dell’Azienda.

In particolare dal dibattito  nel Consiglio Generale sono emerse inadempienze aziendali in materia di politiche per la sicurezza, di pressioni commerciali improprie, di rispetto dell’orario di lavoro, di mancata copertura degli organici e di fluidità dei  processi di mobilità nazionale; anche l’inasprimento delle azioni disciplinari è stato fortemente criticato nel corso del dibattito.

Il dato della “semestrale” comunicato di recente  conferma, con grande preoccupazione da parte di SLP,  che il trend economico dell’Azienda è sostanzialmente meno performante  rispetto agli anni precedenti e che gli aspetti positivi riguardano solo l’andamento dei servizi assicurativi, mentre quelli del core business tradizionale registrano un ulteriore flessione.

Rispetto a tale situazione il Consiglio Generale ha  condiviso la proposta del  Segretario  Generale circa la necessità di una forte ripresa dell’azione sindacale a tutti i livelli  ritenendo, ormai,  che il tempo trascorso sia stato sufficiente  al nuovo Management per conoscere in profondità la complessità della nostra Azienda .

Il Consiglio Generale ha inoltre analizzato l’attuale situazione della nostra Azienda rispetto alle anticipazioni sui contenuti  del Piano Industriale 2015/2019 e rispetto alla parziale privatizzazione del suo capitale.

Sul Piano Industriale  il Consiglio Generale  ha evidenziato  con preoccupazione il ritardo nella sua presentazione e le ricadute negative annunciate dall’A.D. Caio nel corso della sua recente audizione parlamentare ove ha affermato che “il tema degli esuberi è sul tavolo”.

Rispetto a tale situazione SLP CISL, in attesa della presentazione del Piano alle Parti Sociali che da indiscrezioni aziendali conterrà 15/20.000 esuberi, offre una disponibilità al confronto di merito responsabile e propositiva,  ma solo a fronte di una corrispondente disponibilità aziendale a riconoscere il ruolo e le prerogative del sindacato in generale e di SLP in particolare in quanto sindacato più rappresentativo.

Qualora ciò non avvenisse la nostra Azienda sarebbe inesorabilmente attraversata da un periodo di forti tensioni sociali, conseguenti alle ricadute occupazionali annunciate.

Detta condizione  finirebbe per nuocere anche al processo di  parziale privatizzazione  dell’Azienda previsto per il prossimo anno.

Rispetto a detto processo SLP rileva che esso si  sta sviluppando su basi diverse dall’originaria impostazione governativa,  che prevedeva la partecipazione  dei lavoratori  non solo al capitale ma anche al nuovo modello di governance aziendale; SLP CISL a tal proposito riafferma la necessità di recuperare  i contenuti dell’originario progetto, che favorivano maggiormente   la partecipazione dei lavoratori. In mancanza di ciò la parziale privatizzazione del capitale di Poste rappresenterebbe una mera operazione di cassa finalizzata unicamente al contenimento del debito pubblico.

Il Consiglio Generale SLP ha accolto calorosamente  la partecipazione ai suoi lavori di Annamaria Furlan nuovo Segretario Generale della CISL la quale, nel corso del suo intervento, ha svolto una puntuale disamina dell’attuale situazione politica, sindacale, economica e sociale del Paese, dei contenuti della Legge di stabilità e nonché dei rapporti con il Governo, illustrando la posizione della Confederazione.

Sul piano organizzativo interno il Segretario Generale della CISL ha evidenziato che il nuovo modello da adottare dovrà essere coerente con  la necessità di rafforzare la presenza sindacale sui luoghi di lavoro e la contrattazione di secondo livello.

Il Consiglio Generale ha infine espresso solidarietà alle popolazioni colpite dagli eventi alluvionali di questi giorni ed alla famiglia della collega portalettere marchigiana deceduta nella giornata di ieri per un incidente durante il recapito.

Approvato all’unanimità.

Perugia 17 ottobre 2014