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Postel: Comunicato Unitario riunione su Premio di Risultato 2012/2014

19 FEBBRAIO 2013

In data 19 febbraio 2013 è proseguito il confronto tra Segreterie Nazionali delle OO.SS,
Coordinatori Nazionali e Vertici Postel avente per oggetto il Premio di Risultato 2102/2104.
In premessa di riunione abbiamo assunto con forza questa posizione :
· la definizione del Premio di Risultato 2012 assume importanza prioritaria, per cui la
trattativa dovrà nel corso dei prossimi incontri essere incentrata sul PdR, mentre saremo
disponibili ad affrontare le altre problematiche successivamente;
· considerato il notevole ritardo aziendale e l'imminente chiusura dell'esercizio economico
aziendale riferito al 2012 abbiamo rivendicato di definire con accordo “politico” il PdR
2012;
· abbiamo rivendicato la definizione rapida della C.T.E sia per il 2012 di cui i lavoratori
attendono il pagamento, sia per il 2013 che dovrà trovare un adeguato riconoscimento
economico;
Nonostante non fosse all’O.d.G l’Azienda ha evidenziato quanto segue:
Contrazione e competizione sul mercato- L’eccessiva pressione competitiva in atto sul mercato,
oltremodo inaspritasi negli ultimi tempi, che costringerebbe Postel ad adottare prezzi
eccessivamente al ribasso con esigui margini di utile, ma che in ogni caso devono essere
concorrenziali se si vogliono ottenere commesse di lavoro. Il mercato sarebbe caratterizzato da
un'eccessiva variabilità della domanda che costringe ad inseguire i clienti con una continua
variabilità della struttura produttiva. I volumi di Postel sono in calo del 9-10 % , le esigenze dei
clienti spesso non rispettano i tempi e volumi, impongono SLA ridottissimi, e le previsioni
diventano ballerine, i livelli di servizio sempre più stringenti. Sulle gare di appalto l'Azienda è
costretta a partecipare ed acquisire situazioni rischiose, altrimenti lo fanno i competitors. In tale
contesto, a parere aziendale, l'efficientamento è l'unica strada possibile, considerata l'assoluta
necessità di offrire prodotti e servizi competitivi, mentre Postel è gravata da una struttura di costo
penalizzante rispetto ai competitors esterni.
Insaturazione Impianti pari al 25%- E' stato altresì evidenziato il continuo calo dei volumi
lavorativi, il ricorrente fenomeno dell'insaturazione degli impianti e il conseguente squilibrio
produttivo rispetto alle loro potenzialità (tempi morti, continui cambi di lavorazione, sprechi di
varia natura ecc.). Per il 2012 il fenomeno dell'insaturazione si è manifestato in diversi periodi, ha
comportato discontinuità nelle lavorazioni ed in termini di ore lavorative sarebbe stato quantificato
in 100.000 ore circa, pari a 58 unità FTE (sommatoria ore di mancata produzione rispetto alla
normale media produttiva delle macchine).
Assenteismo- L'azienda ha manifestato l'intenzione di superare vecchio modello esistente nei
precedenti accordi Postel e di volersi ispirare a quello previsto nel PdR della Capogruppo Poste con
particolare riferimento: 1) presenza giornaliera valutata 1/312 (misurazione prestazioni su base
oraria); 2) causali di esenzione- (patologie gravi) ; 3) introduzione degli “eventi di malattia con le
stesse fasce di Poste Italiane già a partire dal 2012.
Calendario lavorativo- proprio a causa della riduzione e discontinuità dei volumi di lavoro,
l'Azienda ha rappresentato l'esigenza di modificare il calendario lavorativo 2013 degli stabilimenti
come segue: a) lavorazione su 2 turni per 7 settimane (periodo estivo andando incontro alle
richieste di ferie); b) 18 settimane a 3 turni ; c) 25 settimane nominalmente a tre turni , ma da
trasformare su 2 turni in caso di mancanza di volumi lavorativi e sulle quali concentrare
d'ufficio le ferie del personale (a parte le due settimane estive previste da CCNL). In tale ultima
eventualità (trasformazione della settimana lavorativa a 2 turni) l'Azienda ha rappresentato
l'esigenza di ridurre al minimo il preavviso al fine di evitare di trovarsi con il turno notturno attivato
e senza volumi da lavorare.
Tecnici- L'Azienda ha dichiarato che le proprie precedenti informazioni sono state travisate, che
non intende trasformare i tecnici in operatori, ma di voler ricercare una soluzione nei periodi in cui i
Tecnici non sarebbero occupati (parecchie macchine ferme per mancanza volumi e vari motivi) e vi
sarebbe la contestuale mancanza di Operatori in servizio per far funzionare le rimanenti in modo da
poter rispettare le scadenze delle lavorazioni. In buona sostanza solo all'occorrenza sarebbero
chiamati a svolgere attività di conduzione della macchina, si tratterebbe secondo i Resp.li aziendali
di una richiesta di maggiore collaborazione non svilente della professionalità. In alternativa
ricorrerebbero a “fenomeni di terziarizzazione”.
Preso atto di quanto sopra abbiamo ribadito quanto segue:
· qualsiasi proposta di cambiamento di mansioni dei lavoratori Tecnici o non, pur
temporanea, non può che essere regolata coerentemente con il rispetto del CCNL e della
normativa generale vigente che tutelano la professionalità acquisita dai lavoratori;
· abbiamo richiesto che ci vengano forniti i dati dettagliati riferiti alla produzione,
all'assenteismo, ai volumi lavorativi riferiti al 2012. Il confronto proseguirà il 29 febbraio
e il 7 marzo p.v.
· Sull’ipotesi di un accordo su smaltimento ferie allo Staff abbiamo ribadito che per noi è il
contratto collettivo la cornice giuridica con cui intendiamo muoverci.
· Sulla ulteriore flessibilità C.T.E abbiamo ribadito la richiesta di definire in contrattazione i
parametri di utilizzo, nel rispetto anche della sicurezza riferita alla movimentazione
carichi.
· Abbiamo richiesto i dati ufficiali dello straordinario utilizzato , con il dato procapite e per
settore di applicazione.
Il confronto proseguirà il 28 febbraio e il 7 marzo p.v.
Segreterie Generali e Coordinatori Nazionali Postel

Roma 20-2 -2013

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC/CGIL-SLP/CISL-FAILP/CISAL